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poi co' muratori, e cogli altri che lavoravano in quel repinto, oompreeero ohe si trattava d'una festa campestre per onorare il signor Teòtimo, e che tutto finirebbe con un ballo, E siccome il ballo ò il divertimento più comune tanto al rozzo alpigiano quanto al civil cittadino, cosi si tacquero nella speranza di sollazzarsi, mercè le cure e la splendidezza del signor giocolò.
La mattina della domenica, giunto il signor Teòtimo alla chiesa di Musiano, discese dal calesse, ed entrò ad ascoltar messa, intanto che il cocchiere andò gii}, alla Colombaia, Dopo la messa, accompagnato dal maestro e dal segretario, mostrava loro duo quaderni stampati, e diceva; Hi sono condotto ad inchinare il sindaco di Bologna, che è veramente un aureo e dotto signore, e mi ha donato i discorsi da lui pronunziati nelle premiazioni alle scuole del Municipio, ch'egli chiamava con acconcia espressione V Università del popolo ; e in essi discorsi, ho trovato di ehe pascere il desiderio di questi buoni eampagnuoli, nè altro farò che leggerli, e sarà fatto il riepilogo delle nostri conversazioni, meglio aasai ch'io non avrei potuto, con grande sforzo di memoria e con pazienza da cenobita.
Intanto che il valentuomo ragionava col segretario e col maestro, tutti del paese (che sapevano l'affare dell'apparecchio spettacoloso) seguivano da lontano il signor Teòtimo, che non avrebbe mai sospettato una sorpresa siffatta, E per vero, non appena giunse a veduta del suo casino, fece un atto di meraviglia vedendo