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Figli del popolo venuti in onore
Operetta storico-morale
Salvatore Muzi
Tipografia Scolastica di A. Vecco e Comp., 1867, pagine 216

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a cura di Federico Adamoli

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   * Ipocrate, non aprirono essi la via ad un Marcello
   > Malpighi, ohe disvelò tanti misteri di fisiologia bota-» nica ed animale? alRudio eheinsegnò ad Harvey là » circolazione del sàngue? Chi pria di tutti, esemplò le
   > teorìe delle vòlte innalzando enpole che da terra met-» tono capo nel cielo? H Brunellesco. E chi della mo-» derna musica fu il fondatore? Guido d'Arezzo. Chi, » dopo la Grecia, manifestò trapiantata la scultura in
   > Italia? Fu la trina intelligenza di Michelangelo Buo-» narroti! Chi fu salutato per eccellenza il filosofo delle » arti? Leonardo, da Vinci! E chi il miracolo dei pit-» tori? fi) Raffaele! Nè stupiremo di tanto, se ponsi » mente ohe dopo il buio della barbarie era già sorto i precursore dei secoli, l'enciclopedico poeta Dante » Alighieri.
   c — « Onorate l'altissimo poetai » —- Ed onoriamo » coloro che lui. seguirono capitanati dal padre della
   > lirica Francesco Petrarca, dal principe dei novellieri » il Boccaccio; poi dal maestro dell'epica moderna Ter»
   > quato Tasso; e dal sovrano della poesia romanza, » Lodovico Ariosto. Or qui m'inforso ; ma pure vuo'chie^ » dere chi nella storia si addentrò con tremenda arte » politica, spesso poco intesa, molto bestemmiata e troppo » seguita, apparendo in diplomazia spaventoso gigante? » Fu il Fiorentino Segretario : siccome il fondatore della » filosofia della storia apolitano Vico; ed il do-» cente degli stranieri nell'architettura militare fu il bo-» lognese De' Marchi.