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» Ogni tempio della sapienza ebbe a guardiano, e » spesso a fondatore, taluno de* nostri sommi Italiani. » Anzi fu detto ehe allorquando la Provvidenza rollo » manifestare qualche nuova meraviglia dell'umano in-» telletto, pare che di preferenza percuotesse il suolo t d'Italia, e ne trasse nn Colombo, un Vespuccio, un » Tommaso d'Aquino ed un Galileo; un Tolta ed nn
* Galvani; nn Canova, un Rossini ed nn Napoleone; » ognuno dei quali dall'Italia, quasi da centro, per
* isvariati raggi si fece luminare dell'universo.
» Ecco, giovani dilettissimi, ecco dopo le tenebre dei » secoli e nella sequela del tempo alcuni nomi che alla
* rinfusa vi noverai, i quali poi si ebbero infinità di » altri sommi e seguaci 1 — Deh! veneriamo quegli » spiriti magni, che fondarono e crebbero il patrimonio » dell'italiana grandezza: patrimonio augusto del quale » voi dovete essere, e voi sarete, se lo volete, gli eredi !
A questo punto il signor Tẹtimo fece una pausa, ed il signor De' Grassi intoṇ : « Tiva il sindaco di Bologna! a cui quasi tutti fecero eco, gridando: t Tiva il sindaco di Bologna! E Bartolino griḍ da ṣ a squarciagola: « Tiva il si...gnor Te...to...timo, per dieci e due dodici! >
Si levarono smascellate risa per ogni parte, a tale esclamazione del balbuziente; jadi, fattosi un po'di silenzio , il parroco prese la parolaie disse: — Piacemi che il Bignor sindaco Popoli accennasse a tanti Italiani dottissimi in ogni ramo dello scibile e precursori della