Osservazione, esperienze, legge, ipotesi ¦ 3
scienza consisterebbe in una congerie di fatti, la quale poco o nulla ci direbbe intorno al meccanismo della Natura nella produzione de' fenomeni, e ben scarso profitto ne potremmo ricavare. Ciò che pertanto importa è di ordinare i fenomeni studiati, in modo che uno derivi da un altro più semplice; e cosi di fenomeno in fenomeno, per una catena non interrotta, studiarci di scoprire i prin-cipii fondamentali, ovvero, se è possibile, la causa unica da cui tutti dipendono.
Accade per lo più che non si riesca a scoprire con certezza la causa di una data classe di fenomeni, e allora per induzione, o per analogia con altre leggi, ne supponiamo una, facciamo cioè una ipotesi. Se l'ipotesi fatta è tale che da essa discendano logicamente tutti i fenomeni noti, e inoltre l'esperienza conferma tutti quelli che con rigore di ragionamento se ne possono dedurre, essa acquista un grado sempre crescente di verità, di certezza, e finisce per diventare teoria. Ma se succede il contrario, vale a dire se uno o più fatti che legittimamente se ne deducono contraddicono all' ipotesi fatta, allora bisogna rigettarla, o modificarla, o sostituirla con altra che abbracci e spieghi meglio tutti i fatti studiati.
3. Scienze naturali. — Lo studio della Natura, ossia de' corpi e de' fenomeni che essi presentano, è lo scopo delle scienze naturali. Queste costituiscono una vasta famiglia di scienze, che comprende l'Astronomia, i diversi rami della Storia naturale, la Fisica, la Chimica, la Fisiologia, l'Anatomia, ecc. ecc., le quali si distinguono fra loro sia per i diversi corpi che imprendono a studiare, sia per l'aspetto particolare sotto il quale li considerano. Non è sempre possibile però tracciare tra l'una e l'altra un confine preciso, perchè il campo de' loro studi è co-