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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   6
   Preliminari
   si tenti di piegarlo; non si può allora modificare sensibilmente la forma del corpo senza romperlo.
   Sono elastici quei corpi che variano di forma e di volume per l'azione di forze esterne, e poi al cessare di queste riprendono la forma e il volume primitivo; plastici sono invece quelli che si deformano permanentemente. L'acciaio, l'avorio, il vetro, il marmo sono corpi elastici; la cera è un corpo plastico. Si chiamano poi fragili quelli che si spezzano facilmente: per esempio il vetro; malleabili quelli che possono ridursi in lamine di tenue spessore; duttili quelli che si possono tirare in fili sottili. L'oro è il corpo più malleabile: si può ridurlo in fogli tanto sottili da volerne 70,000 per formare
   10 spessore di un millimetro; e il platino è tanto duttile che si può ridurre in fili del diametro di un millesimo di millimetro e anche meno.
   7. Viscosità de' liquidi. — Si può comporre una serie di sostanze solide una più tenera dell' altra, nella quale le ultime si potrebbero considerare come una transizione fra lo stato solido e
   11 liquido.
   La trementina e il miele, per esempio, presentano il grado intermedio; il che è una prova di più che la natura procede per gradazioni insensibili. Da una parte, avvicinandosi ai liquidi, incontreremo dei corpi la cui fluidità non è perfetta, per una resistenza interna, detta viscosità, che le parti incontrano a scorrere le une sulle altre: tali sono la glicerina, gli oli grassi (olio di lino, di ricino), l'acido solforico^ corpi tutti che hanno una fluidità minore dell' acqua, dell' alcool, dell' etere. D'altra parte, avvicinandosi invece ai solidi, si incontrano il vischio, la pece, la ceralacca, i balsami, la cera, corpi questi che hanno una grande viscosità interna, ma pure sono in certo modo scorrevoli, come si