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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   14
   Preliminari
   la bolla, non tarderanno delle bollicine d'aria a sprigionarsi dal cannello, sfuggendone attraverso il liquido, a cagione della dilatazione dell'aria. Lasciando raffreddare, il liquido salirà su per il cannello- e andrà ad occupare il posto lasciato dall'aria, Se allora si accosterà la mano alla bolla di vetro, l'aria si riscalderà, e dilatandosi spingerà in giù il liquido : se invece che colla mano si tocca la bolla con un pezzo di ghiaccio, si vedrà la colonnetta liquida salire, perchè l'aria si contrae.
   Queste semplici esperienze provano evidentemente che i gas subiscono notevoli variazioni di volume col variare della pressione e della temperatura.
   12. Termometro a mercurio. — Della proprietà ora accennata che possiedono i corpi di variare di volume col calore, un'applicazione importantissima sono i termometri : questi strumenti servono a determinare la temperatura dei corpi, vale a dire quella loro speciale condizione per la quale si manifestano al tatto caldi o freddi in diverso grado.
   Di essi il più usato è il termometro a mercurio. Per costruirlo, si prende un cannello di vetro capillare ben calibro, avente cioè da per tutto lo stesso diametro, e con una lampada da smaltatore vi si salda ad un'estremità una bolla. Scaldando di poi la bolla cautamente su di una fiamma, l'aria contenuta vi si espande ed esce in parte dall' estremo aperto del cannello. Se di subito si tuffa questo estremo sotto la superficie del mercurio posto in un vaso, l'aria rimasta nella bolla, raffreddandosi, diminuisce di tensione e si riduce ad un minor volume; quindi la pressione dell'aria esterna spingerà su pel cannello il mercurio ad occupare il posto lasciato dall'aria.
   Un-po' dunque di mercurio sarà, arrivato nella bolla; scaldando ad una lampadina, esso comin-