Spazi intermolecolari
21
Fahrenheit e quello di Celsio; ovvero, in altre parole, il grado Fahrenheit equivale a , del grado di Celsio.
17. Spazi intermolecolari. — Porosità e filtrazione. — Se le particelle elementari (molecole) che compongono i corpi sono immutabili, e questi variano di volume, è necessario ammettere che fra di esse devono esistere degli intervalli che saranno grandi rispetto alle loro dimensioni, ma pur sempre tanto piccoli da sfuggire ai nostri sensi.
Tali intervalli si chiamano spazi intermolecolari, o, meno propriamente, pori fisici. E in verità, senza i detti interstizi non potremmo spiegarci nè la comprimibilità dei corpi, nè la loro contrazione per diminuzione di temperatura, poiché bisognerebbe ammettere che gii atomi e le molecole si compenetrassero, la qual cosa è inconcepibile.
Oltre a quelli detti, vi sono altri fatti che giovano a confermare lo stato di discontinuità dei corpi, Per es., molti liquidi di diversa natura mescolati fra loro, offrono, dopo la miscela, un volume che è minore della somma dei volumi dei liquidi mescolati. Cosi fanno, distintamente acqua ed alcool: per provarlo versiamo in un lungo cannello di vetro, sin verso la metà, dell'acqua, e poi cautamente riempiamo il restò con alcool colorato, che per ragione di densità galleggerà sull'acqua. Se allora, turando il cannello, lo si capovolge più volte in modo da ottenere il miscuglio dei due liquidi, si vedrà che questo non riempirà più tutta la capacità del cannello. Tale contrazione si spiega appunto col ravvicinamento delle molecole.
Non sono da confondersi gli interstizi molecolari coi pori sensibili, ossia colle cavità o meandri più o meno larghi che presentano certi solidi, come la