Moto uniforme e moto vario
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La direzione del moto in un punto di una traiettoria curvilinea, coincide con la direzione della tangente in quel punto.
Quando si parla di spazio percorso da un punto in un certo tempo, s'intende di considerare la parte di traiettoria da esso effettivamente descritta in quell'intervallo di tempo.
29. Moto uniforme e moto vario. — Se il mobile percorre spazi eguali in tempi eguali, comunque piccoli, il moto è detto uniforme: allora è costante il quoziente dello spazio descritto dal mobile per il tempo impiegato a descriverlo; e si dà il nome di velocità al quoziente suddetto. Cosicché, se denominiamo s lo spazio percorso, t il tempo impiegato a percorrerlo, v la velocità, si ha:
s
0 = 7F .
Nel moto uniforme pertanto, la velocità è lo spaziò descritto nell'unità di tempo.
Se invece il rapporto dello spazio al tempo non si conserva costante, qualunque sia il tempo considerato, il moto è vario. È accelerato, se gii spazi percorsi in tempi eguali e successivi vanno aumentando; è ritardato nel caso opposto.
30. Velocità media; velocità istantanea. — Quando il moto ó vario, non si può più parlare ili velocità in genere, perché essa cambia da un istante all'altro; bisogna quindi riferirla ad un dato istante, cioè al termine di un dato tempo, al quale corrisponderà sulla traiettoria un punto determinato: e la velocità del mobile in quel dato istante esprime lo spazio che sarebbe percorso nella successiva unità di tempo, quando da quel punto in poi essa più non mutasse. Cosi dicendo, per esempio, che la velocità del mobile in un dato punto della traici-