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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   62 • Meccanica dei solidi
   JutS
   j/y* 13. Misura pratica delle forze; dinamometri.
   -L L'idea di forza si collega con la sensazione che proviamo tirando o sospingendo qualche cosa, esercitando cioè una trazione o una pressione, in gene^ rale, uno sforzo ; e poiché nel reggere un peso esercitiamo pure uno sforzo, si capisce subito che le forze possono paragonarsi ai pesi, e farne la misura confrontandole con questi. Praticamente si prende per unità di forza la pressione esercitata da un chilogrammo, che, senza errore sensibile, possiamo ritenere la stessa da per tutto; e per stabilire il confronto tra diverse forze servono utilmente i dinamometri. Se ne costruiscono di diversa forma, ma tutti si riducono in fondo ad una molla di acciaio, la cui maggiore o minore deformazione dovuta alla forza operante, è indicata da un indice che si muove dinanzi ad una scala ottenuta per via d'esperienza: le figg. 18 e 19 ne rappresentano due. Prima però di servirsi di un dinamometro, è prudente di. rivederne la graduazione, facendovi agire pesi conosciuti, per vedere se la elasticità della * molla si sia mantenuta inalterata.
   Ora, con un dinamometro sensibilissimo, si potrebbe constatare questo fatto interessante, che uno stesso corpo applicato ad esso dà indicazioni diverse nei diversi paesi ; e propriamente si può a questo modo verificare che un corpo pesa di più mano a mano che si procede dall'equatore verso i poli: vedremo in seguito la ragione di questo fatto,