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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   u
   Seconda legge della Dinamica
   65
   poniamo che la forza che agisce sul corpo sia una forza costante, una forza cioè che mantenga sempre la stessa direzione e la stessa intensità ; se diciamo c l'accelerazione che essa è capace d'imprimere al corpo nell'unità di tempo, allora, poiché una forza costante comunicherà al medesimo corpo sempre la stessa accelerazione, la variazione di velocità alla fine del tempo t sarà eguale a et; e, se il mobile aveva la velocità iniziale u, la sua velocità alla fine del tempo t sarà:
   t — u ± e t,
   secondo che la forza agirà nello stesso verso della velocità iniziale o nel verso contrario. Per tanto il movimento prodotto da una forza costante su di un corpo libero è uniformemente cario, sempre che la forza agisca nella direzione del moto. Reciprocamente, se il movimento rettilineo di un corpo è uniformemente vario, la forza che lo sollecita è costante ed agisce nella direzione del moto. /^L 47. Massa. — La 2a legge della dinamica ci dà <3tfcora il modo di fare la misura delle forze per mezzo degli effetti di moto che esse producono agendo sui corpi: al quale fine ci conviene introdurre nel nostro studio anche la materia che compone il corpo che si muove.
   Deriva dalla legge suddetta che due forze sono eguali, ossia hanno eguale intensità, allorché agendo separatamente e in modo costante su uno stesso mobile, per uno stesso tempo, gli imprimono una eguale velocità, ossia una stessa accelerazione ; e in generale, le intensità relative di due forze costanti sono direttamente proporzionali alle velocità o alle accelerazioni impresse da ciascuna allo stesso mobile, sul quale abbiano agito per egual tempo.
   5 — murani.