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• Meccanica dei solidi
Ma se in luogo del peso specifico e della densità assoluti, si considerano il peso specifico e la densità relativi all'acqua (§ 19), si vede che questi sono espressi dallo stesso numero.
j 51. Indipendenza degli effetti delle forze ; parallelogrammo delle forze. — Il ragionamento da noi fatto al § 46 presuppone che l'effetto di una forza su di un corpo è indipendente clal movimento anteriormente acquistato: e difatti l'esperienza e l'osservazione insegnano che l'accelerazione pro-dottà da una forza è indipendente dallo stato che precede la sua azione, e dalle accelerazioni che altre forze potrebbero contemporaneamente produrre. Se ne deduce che, quando più forze agi-
mente, ma successivamente l'una all'altra, senza disturbarsi reciprocamente nella loro azione. Cosicché un corpo libero sollecitato simultaneamente da varie forze, sì troverà dopo un tempo qualunque nel medesimo luogo dello spazio, dove pure si troverebbe, qualora gli stessi movimenti impressi dalle forze si effettuassero separatamente l'uno dall'altro. Questa conseguenza della seconda legge della Dinamica, è il principio di Galileo della indipendenza degli effetti delle forze. Per maggior chiarezza, spieghiamolo con un esempio: supponiamo che a un punto A in quiete sieno applicate due forze costanti P1, P2 agenti rispettivamente nelle direzioni AB, AC (fig. 21), e supponiamo che i due segmenti A B,
Fig.. 21.
a
,0 scono contemporaneamente sullo stesso corpo, ciascuna di esse produrrà lo stesso effetto come se fosse sola; o, in altre parole, come se le stesse forze agissero non contemporanea-