Legge dell'azione e reazione 13
contrari, la somma geometrica coincide con la somma algebrica.
53. Legge dell'azione e reazione. — Abbiamo già accennato alle mutue azioni che si esercitano fra due corpi, quando l'uno agisce su l'altro per modificarne lo stato di quiete o di moto (§ 42). Si deve a Newton il seguente principio che regola le reciprochi azioni fra due porzioni di materia, e che costituisce la 3a legge della Dinamica: « ad ogni) azione vi è sempre una reazione eguale e contraria ;] ossia le azioni scambievoli di due corpi sono sempre eguali e direttamente opposte sulla medesima linea, retta ». È implicito nell'enunciato che l'azione e la reazione cominciano e cessano insieme. È una legge come le altre due, fondata sulla osservazione e sulla esperienza; stando ad essa dunque, se un corpo A agisce su di un corpo B, questo a sua volta agisce su A in senso contrario e con la stessa forza. Gli esempi sono innumerevoli; diciamone alcuni.
Prendiamo una verghetta di acciaio e flettiamola ; sentiremo lo sforzo che fa la molla per ritornar retta.
Si introduca in un cilindo cavo uno stantuffo a tenuta di gas, tale cioè che, potendo affondarsi più o meno, impedisca alla massa d'aria sottoposta di sfuggire tra le pareti sue e quelle del cilindro, come nell'esperienza del § I. Premendo sullo stantuffo, esso si abbasserà comprimendo la massa d'aria; allora questa entra in tensione e premerà in ogni verso; la pressione contro lo stantuffo è la reazione che si renderà subito manifesta se lo abbandoniamo a sè stesso, perchè lo vedremo rimontare.
Se carichiamo un tavolo di pesi, i suoi piedi per la pressione si accorceranno sebbene di poco, ed eserciteranno per elasticità due forze eguali ed opposte, una (l'azione) contro il suolo, l'altra (la