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Fisica

Oreste Murani
Ulrico Hoepli, 1921, pagine 994

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Vite micrometrica
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   stenza, come il passo sta alla circonferenza del- cilindro. E s'intende assai facilmente che se la potenza agisce all'estremità di un braccio orizzontale (manovella) fissato al cilindro, il rapporto delle due forze, per l'equilibrio, deve essere quello del passo alla circonferenza descritta con un raggio di lunghezza eguale alla manovella.
   Risulta dalle cose dette che una vite è tanto più efficace, quanto il passo è più stretto e il braccio della potenza più lungo.
   La vite può servire a misurare con grande esattezza lo spessore dei corpi; allora prende il nome di vite micrometrica. Consiste essa essenzialmente in una vite a piccolo passo, per
   10 più di un millimetro, la quale porta alla sua testa un disco concentrico e perpendicolare al di lei asse (fig. 49), col lembo diviso in un certo numero di parti eguali. La figura mostra la madrevite portata da un tripode acuminato, le punte del quale sono i vertici di un triangolo regolare, e riposano su un piano di vetro diligentemente lavorato. Supponiamo che abbassando la vite finché la punta di essa tocchi
   11 piano, lo zero del lembo si trovi di rimpetto allo zero del coltello verticale, che si vede a destra. Allora, per misurare lo spessore di un [oggetto, di una lastrina di vetro per esempio, si rialza la vite,