Attrito e altre resistenze passive
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L'esperienza prova che l'attrito volvente è sempre minore di quello radente: questo poi è proporzionale, con buona approssimazione, alla pressione esercitata dal corpo, ed è indipendente dalla superfìcie di contatto: così, per es., un parallelepipedo soggetto soltano al suo peso, incontra la medesima resistenza nello scorrere su un piano orizzontale, qualunque sia la faccia con la quale vi si appoggia.
L'attrito radente ha inoltre un valore un po' maggiore al principio del moto, che durante questo. In generale, dette P la forza premente e F quella di
F
attrit.o, il rapporto , che si chiama coefficiente di
attrito, rimane costante finché non mutano le condizioni fisiche delle superfìcie poste a contatto: esso è poi minore fra corpi eterogenei che fra corpi omogenei, minore pe' metalli che pe' legni ; diminuisce, spalmando di sostanze untuose le superficie.
L'attrito volvente è anch'esso proporzionale alla . forza premente, e in ragione inversa del diametro del corpo che rotola.
Tra le resistenze passive è da annoverare anche la resistenza del mezzo in cui un corpo si muove, perchè' una parte della quantità di moto di questo si comunica alle particelle del mezzo. Nell'aria si ritiene che essa sia proporzionale all'ampiezza della superfìcie urtante e cresce con la velocità. Essa dipende anche dalla forma della superficie : i corpi acuminati che fendono bene l'aria, incontrano minore resistenza ; correndo con un ombrello aperto dietro le spalle, s'incontra maggior resistenza che tenendolo aperto davanti. 1 fiocchi di neve cadono con uniforme lentezza per la resistenza che l'aria oppone al loro moto; senza tale circostanza, le goccie di pioggia riuscirebbero micidiali.