ORIGINE DELLO STATO 1 l
11 primo paragrafo del contratto sociale abroga necessariamente f uguaglianza dello Stato di natura di cui tanto sognarono e cianciarono i filosofi; mentre quell'arguta signora rimbeccò assai più filosoficamente il debole, magro e mingherlino d'Alembert dicendogli: Se tornassimo allo stato di natura come desiderate, voi ci rimettereste più d'ogni altro! „.
Quando, in un naufragio, due uomini afferrano la medesima tavola che non può portarne che uno non e 1 empio che deve andare a! fondo, come dicono i teologi, e neppure il pio, sì soltanto il più debole. La necessità non ha legge, è un dettato antichissimo. Peccato che lo Stato (come la religione) figliuola della paura: Primits in orbe Deos feest timor, ingeneri nuovi mali — milioni di tribolati per pochi gaudenti tribolati, anch'essi per un altro verso ! Tale è la sorte fatale dell' uman genere e non la cambieranno certamente gli utopisti.
Molti filosofi, nessuno dei quali visse ancora nello stato di natura, levano a cielo questo Stato, segnatamente il Rousseau e l'Hob-bes, che chiama lo Stato il Leviathan, o il Divoratore, ma, guardandoci bene, le loro idee sono il portato della misantropia e del loro malcontento contro la società. L' uom primiti-