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MONARCHIA TEMPERATA
berio, Caligola, Nerone, Vitellio e Domiziano. Persino un principe, senza doti particolari di spirito, ma educato al trono, è migliore di un Senato popolare. La giovialità dell' Austriaco è un elogio de suoi reggitori; ma nelle repubbliche la preponderanza di alcuni, le strette attinenze dei governanti coi governati, lo sforzo incessante per innalzarsi sopra gli altri, irre-primibil nell'uomo, turbano l'armonia. Come possono le austere forme repubblicane prosperare nel più leggiero, nel più mutabile dei popoli — i Francesi? Già per tre volte, in men di cent'anni, costituironsi in repubblica; nelle prime due i Napoleonidi misero loro il cervello a partito. Chi li ricondurrà all'ovile monarchico od imperiale la terza?... Quien sabe?
E una gran bella cosa il dire: Io sono libero! Tutti sono miei uguali; non ho sopra di me che la legge, e partecipo a tutte le faccende del mio paese! „ Belle parole, ma nul-1' altro che parole. Nel fatto è una faccenda ben diversa. Sappiamo per prova che cos' è questa vantata uguaglianza, sappiamo che la legge non è il Solpadrone e sappiamo come si partecipa alle faccende del paese ! Homttncio-ms sumus!
Certi principi, è il vero, hanno ed avranno sempre una certa propensione ad eluder la leg-