Che i privilegii, i favori, i monopolii, i ch-muls, o doppii e anche triplici impieghi e le sinecure scompaiano.
Che i deputati stieno contenti al loro ufficio di legislatori e non invadano l'amministrazione per interesse lor proprio o degli altri.
Che larghe e profonde economie, proporzionate all' abolizione graduata di tasse vessatorie, sieno introdotte nel bilancio, e che le spese sieno proporzionate alle entrate.
Che l'industria, il commercio e soprattutto l'agricoltura non sieno schiacciate dai balzelli.
E finalmente che i ministri non si dimentichino mai che governano per mezzo della nazione e per la nazione e che il miglioramento del suo stato fisico, morale ed intellettuale è il primo dei loro interessi ed il più sacro dei loro doveri.