REPUBBLICA
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I Fiatoni, gli Aristoteli ecc., che vivevano nelle repubbliche, stavano per la monarchia, laddove i nostri visionarii politici, sedotti dalle memorie classiche ed ignari dei tempi presenti, prosaici, pratici e positivi, aspirano alla repubblica quantunque vivano, tutt'al contrario, nella monarchia. E sempre l'istessa storia sempre la stessa eterna canzone che non finirà che con la fine dell'uomo:
Nemo sua sorte contentus !
La libertà e un fuoco sacro che vuol essere, come quello di Vesta. alimentato da mani pure, ma dove son esse? Mai coni'oggi fu vero quel dettato: Ciascuno tira l'acqua al suo mulino, e mai com' oggi P interesse personale, 1' ambizione, la sete della ricchezza, 1' egoismo, In una parola, trionfarono su tutta la linea- Aggiungete la mollizie, il lusso, la febbre dei godimenti e dei piaceri materiali e in siffatti tempi borgiani vorreste fondar la repubblica — vale a dire, il regime che fondasi sulla frugalità, l'austerità, l'incorruttibilità, sulla virtù in una parola?!.. Oh! andate a riporvi!
Statue e forche stanno, nelle tempeste politiche, le une accanto alle altre, e molti furon