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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   REPUBBLICA
   dana e cispadana, cisalpina e ligure, la cata-va, l'elvetica, la transrenana, ed un corpo di marinai inglesi ribelle sulla squadra del Canale proclamarono persino la repubblica galleggiante. Ma tutte queste repubbliche effìmere andarono a rotoli come la loro madre e non rimase che la convinzione, che il dispotismo repubblicano e peggior del monarchico, che i delirii del popolaccio son più pericolosi di quelli dei tiranni, e che la plebe ha i suoi capricci sanguinarli come i Sultani. La plebe entra e si mescola nel governo con le falci, i forconi, i bidenti, i manfanili, le fiaccole, che Dio ne scampi ogni buon cristiano.
   La democrazia o la repubblica oscilla sempre fra l'anarchia e la tirannide, e lo stesso Gian Giacomo, nel suo Contract social (che il Voltaire qualificò, fra parentesi, tres insocial) non la crede conveniente che ad uno Stato piccolo, povero e di semplici costumi.
   La democrazia e la repubblica, è fatta per un popolo di Dei e non per gli uomini ; e in uno Stato ove sovrano e popolo, governanti e governati sono la stessa cosa sorge un governo senza governo. Così parla 1' apostolo dei repubblicani e così parlò Platone prima di lui. La democrazia, die'egli, non è una costituzione, ma la fiera da tutte le costituzioni che