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aforismi politici
Egli e perciò un argomento singolare quello addotto comunemente in difesa della disuguaglianza. vale a dire, che gli uomini nascono con doti e forze disuguali, perciocché si potrebbe rispondere: appunto perchè gli uomini nascono con doti e forze disuguali ed il più forte avrebbe divorato il più debole, fu composto il consorzio umano e fu introdotta, per mezzo delle leggi, una maggiore uguaglianza. E che altro è il così detto equilìbrio dell' Europa? Se non che si ha a dire, non uguaglianza — che è impossibile — ma equilìbrio delle condizioni.
Se si cerca bene qual sia il movente principale dei repubblicanismo si trova che — nei più almeno — è odio contro i grandi, i nobili, i ricchi; e che, comunemente, si è tanto meno repubblicano quanto più alto è il grado che si occupa nel mondo. Quei beli umore di Enrico Heine costumava dire: quando metto una mano nella scarsella dove non tengo i quattrini, sono repubblicano; e quando metto l'altra nella scarsella dove li tengo, sono monarchico jjfc
Gli apostoli della iibertà sono, non di rado, fieri tiranni in casa loro. Il Duca di Richmond, per esempio, il difensore più accanito dell' in-