toi de là que je in'y mette dei Francesi. Ma i popoli non ci guadagnerebbero di certo!
Quelli san sempre tempi pericolosi quando 1' uomo sente e conosce troppo vivamente di quanto egli sia capace di osare e di fare. E sempre bene che, rispetto ai suoi diritti politici, alla sua capacità e alle sue forze, ei sia un poco addormentato, come i destrieri non devono far uso delle loro forze in ogni occasione
I monarchi dovrebbero, principalmente nei piccoli Stati, mostrarsi più di sovente e mescolarsi al popolo, come soleva fare il nostro buon re Umberto che accorreva persino ad aiutare a spegner gli ineendii come quello del palazzo Odescalchi. Essi diverrebbero per tal modo f anima, come dir, della legge il cui corpo ha, per sè, poche attrattive. Le migliori leggi si rispettano e si temono soltanto, ma non si amano ; ma i buoni monarchi si rispettano ; si temono e si amano.
II suddito fa spesso per un buon re quello che non farebbe per la statua di bronzo della legge. Un buon re è la forza della legge, la quale, a dir vero, serve quasi sempre per punire e raro o non mai per ricompensare.