Stai consultando: 'Governi e partiti al principio del nuovo secolo ', Gustavo Strafforello

   

Pagina (262/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (262/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   255 aforismi politici
   
   sono esser speciose, esiziali. Il nuovo, che piace tanto al progettista, ai novatori, dispiace comunemente a coloro a cui si vuole applicare. Il novatore non riflette mai che ha da far con uomini che vogliono esser guidati con circospezione e dolcezza ; e che ottiensi assai più con esse che con innovazioni il cui inerito e la cui convenienza non possono essere dimostrate che dall' esperienza.
   Il grande legislatore dei Cinesi, il filosofo Confucio, lasciò scritto: L arte di governo non è altro che l'arte di non lasciar soffrire ad alcuno la fame e la sete „. Per quanto antichissima e semplicissima, questa definizione è sempre esatta; e l'arte di governare, checché si vada cianciando di progresso, non è guari progredita, perchè v' è sempre della gente che soffre ia fame e la sete.
   Un vero buon governo dee rassomigliare ad una benefica pioggia estiva che bagna, ristora e fertilizza la terra riarsa senza che la si senta. Ma i governi in generale, e più i liberali e parlamentari, fanno andar la macchina dello Stato con tanto schianto, strepito, cigolio e trabalzo che c' è sempre da temere che la vada a rotoli.