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aforismi politici
Guaì al paese in cui impera la plebe sfrenata, dacché la peggiore delle schiavitù è quella in cui l'intelligenza dee sottostare all' ignoranza, ed in cui il delirio dell'uguaglianza spegne ogni facoltà dello spirito.
Le leggi sono stimate e venerate per se stesse colà soltanto dove regnano, con la virtù, i buoni costumi. 11 timor della legge è già il primo passo ad infrangerla.
Comandare e ubbidire mantengono il mondo; ma semplici sono le leggi in forza delle quali muovesi e volgesi la Terra infinita. E semplice avrebbe ad essere anche il governo degli uomini; ma sfortunatamente, più un governo è libero, più son complicate e stridenti le sue ruote innumerevoli e i suoi congegni molteplici.
Le elezioni, perno dei governi rappresentativi, sono viziate dalla corruzione. 11 paese non elegge più così bene come nei primi tempi dello Statuto e sceglie in generale coloro che lusingano le sue passioni e promettongli Roma e torna invece di scegliere, come dovrebbe, gli uomini non solo d'ingegno, che non basta, ma disinteressati e di carattere intemerato, che,