Segni ortografici - Varianti fonico-grafiche 5
(fdcil, facilmente — util, ùtilmente), così pure lo conservano gli aggettivi ordinali composti (décimoséptimo).
/) Segni ortografici e d'interpunzione.
Fatta eccezione per l'apostrofo, che non esiste in spagnolo, gli altri segni corrispondono a quelli italiani, salvo che il punto interrogativo, non che quello esclamativo si pongono, però rovesciati, anche in principio di frase o nel corso di essa laddove comincia l'enfasi: es. iHabla V. (uste) espanol? ;Como no! si que lo hablo — Aun no he visto a su tio i no viene hoy para acà?
g) Varianti fonico-grafiche nelle radicali allorquando- annettono suffissi.
a), Il c si cambia in z quando seguono le vocali a, o, u, (mecer, mezo).
b) Il c si cambia in qu quando gli viene a seguire eoi (rico, rigttfsimo).
c) Salvo poche eccezioni, nei verbi terminati in « acer, ecer, ocer, ucir » il c davanti ad a, o si muta in zc (lucir, lusca).
d), II g si muta in gu quando vengono a seguirlo le vocali e, i; e viceversa gu si cambia in g quando è seguito da a, o (amigro, amigruito — set/wir, si<7o).
e) Il suono dell'i atono si rappresenterà con una y quando trovasi in princìpio di voce seguito da vocale, in fine preceduto da vocale e al centro tra due vocali (?/erba, rey, ayev).