Formazione e modificazione del nome 23
7. Formazione del femminile. — a) I nomi terminanti in o e quelli Amenti in e (1) mutano in a : « amigo-amiga; primo (cugino)-prima; pa-riente-parienta ». Eccezione: conde, dunque, principe fanno condesa, duquesa, princesa.
b) I finienti in al, ŕn, or, ón, és aggiungono una a : « colegiaě-colegiala; aiemŕn-alemana; la-drón-ladrona; orador-oradora; inglés-inglesa ». Ecc. barón, actor, emperador fanno baronesa, actriz, emperatriz.
c) Altri hanno voci proprie: es. padre-ma-dre; gallo-gallina; marido-mujer.
d) I sostantivi di nazionalitŕ qualunque sia la loro terminazione (salvo quelli in e che sono d'ambo i generi) assumono la forma femminile in a: es. espanol-espailola; andaluz- andalusa.
8. Modificazione del nome. — Si formano gli accrescitivi aggiungendo uno dei suffissi ón, ate, azo o i loro femminili (§ 15) alla parola primitiva, osservando che se č terminata in vocale questa si sopprime: es. libro-librón, mujer-mujerona, animal-animalazo.
Il suffisso azo serve anche ad esprimere il colpo prodotto o dato con un determinato oggetto: es. bastón-bastonazo; fusil-fusilazo.
Si possono anche ottenere gli accrescitivi premettendo al nome l'aggettivo gran o grande.
(1) Si eccettuano i, participi presenti sostantivi che sono d'ambo i generi: el. la cantante; el, la estudiante.