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Grammatica Spagnuola
Teorico-Pratica
Gaetano Frisoni
Hoepli Milano, 1935, pagine 172

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Verbi ausiliari haber - tener - ser - estar 65
   b) Seguito da « de » significato di
   <( dovere » : es. He de ir al correo. Devo andare alla posta.
   e) Traduce l'impersonale « esserci »; si osservi tuttavia che l'italiano si vale di due voci, 'a singolare e la plurale, mentre lo spagnuolo in ambo i casi adopera la terza singolare colla semplice variante al presente indicativo di <( hay » in luogo di « ha », per cui hay vale « vi è, vi sono » — habia « vi era, vi erano » — hubo « vi fu, vi furono » — habrà « vi sarà, vi saranno » — habrla « vi sarebbe, vi sarebbero », ecc.
   54. Tener. — a) Come ausiliario usasi seguito da « que » e assume il significato di « dovere » : es. Tengo que pagar mi sastre. Devo pagare il sarto.
   b) Come verbo traduce l'« avere » italiano allorché, seguito da un sostantivo, ha il significato di <( possedere, avere con sé », oppure di « sentirsi » : es. Tengo una casa, un jardin. Tengo sed, sueno, calor, frlo.
   55. Ser. — a) È l'ausiliario dei verbi passivi anche quando l'italiano usa « venire ». Il participio passato coniugato con « ser » concorda in genere e numero col soggetto : es. Estas seno-ras son amadas. Los ninos han sido premiados.
   b) Accompagnato da un attributo o da un sostantivo indica uno stato permanente o una qualità inerente al soggetto: es. Eres joven, fuerte. Son italianos, industriosos y ricos.
   5 — Frisoni - Oramm. Spagn.