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I duelli mortali del Secolo XIX

Iacopo Gelli
Casa Editrice Libraria L. Battistelli, 1899, pagine 299

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e sotto l'occhio vigile dei magistrati, il difensore dei quali, Appunto il giorno innanzi, tuonava dalla Corte di Cassazione, tessendo gli elogi di una problematica imparzialità! 0, non c' è da piangere?...
   Il duello politico è invenzione del tutto moderna. Nella politica le opinioni esasperano l'animo degli avversari ; creano odi profondi, rancori córsi, che si attenuano o si spengono sovente con un combattimento singolare.
   Al duello politico facilmente si ricorre, perchè un colpo d'arma, bene aggiustato, spesso decide di tutto: della vittoria o della sconfitta di un partito politico ; del vero o del falso ; della ragione o del torto. A questa stregua, in verità, non dovrebbe essere difficile conquistare un portafoglio ministeriale ! Oh, coerenza umana !
   L'assioma enunciato, a vero dire, ha più valore per la Francia, che per l'Italia, ove gli uomini politici raramente sono indotti al combattimento a due da astio politico, in quanto che, conquistato il seggio di Montecitorio, più o meno, diventano quasi tutti conservatori di quel seggio, avvenga che può. E quando il risentimento politico è causa apparente del duello, siatene certi, esso nasconde, novanta volte su cento, altri risentimenti personali, spesso vergognosi, che le parti contendenti arrossirebbero di doverli rendere di ragione pubblica.
   Se all'esempio funestissimo di duellare per un nonnulla, dato sa larga scala dai deputati e dai senatori, aggiungete quello che scende dall'ALTO, e dalla magistratura, anch'essa pronta a battagliare piuttosto con le armi in pugno, che con la ragion di legge ; ditemi, se è mai possibile, non dico sperare, ma solamente ambire di veder abolito l'uso del duello da'nostri costumi.
   E, non può essere altrimenti; perchè il pubblico, quello che giudica all'ingrosso, ma giustamente: quando vede un presidente di tribunale, o-un giudice, o un procuratore del re, o un procuratore generale scendere a polemiche scandalose con i superiori, con i colleghi, o con i cittadini, e risolverle in campo chiuso, si domanda : o che razza di leggi hanno costoro, e che giustizia amministrano essi, se ai loro ferri ci-