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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Prefazione
   Non appena il capitano Massa| aiutante maggiore del 57° fanteria| mi scrisse da Gaeta che intendeva pubblicare l'autobiografia del brigante Carmine Crocco| il mio primo sospetto fu quello di non ritenerne il Crocco autore. Ma come l'ho letta| ho dovuto persuadermi della verità su quanto il Massa mi scriveva.
   La narrativa| la conoscenza esatta di persone| luoghi| paesi| campagne| e le iniziali di molti nominati| e dei quali mi è stato facile identificare la personalità e la famiglia| mi hanno convinto dover essere il lavoro esclusivamente del Crocco.
   Per quanto un uomo poco colto volesse esporre ad altri tutto l'insieme dei fatti narrati| colui che dovrebbe coordinarli| dato pure che sia uomo d'ingegno| non potrebbe assolutamente imprimere alla narrativa la descrizione minuta ed esatta.dei fatti esposti. Potrebbe scrivere un romanzo| contornarlo di scene emozionanti| creare episodi anche tragici| ma ritrarre la descrizione di tanti minuti fatti| narrare gli eventi briganteschi| le avventure| i conflitti| gli incendi| le stragi| i ricatti| le invasioni| ecc.| tutto questo può semplicemente narrarsi con quella esattezza| come nel manoscritto| da colui che fu magna pars di quelle gesta. E poi la descrizione dei luoghi| dei comuni| delle persone amiche e nemiche| possono essere solamente esposte da chi ne fu il protagonista. Il lavoro quindi| sotto questo aspetto| lascia poco| o nulla a desiderare.
   Non così però la verità per la storia. Mentisce in molti punti| esagera in altri| occulta quasi sempre e costantemente le sue brutalità| le sue lordure. Inizia con spudorata menzogna la sua autobiografia| e mentre la pietà dei lettori| avrebbe forse tenuto in considerazione| la crudeltà del destino e forse anche la fatalità della delinquenza| gli si ribella invece non trovando l'onore offeso| non la famiglia da vendicare| ben vero il furto| sempre il furto e quant'altro gli possa occorrere per la sua cupidigia.
   E fa veramente pena la lettura dei primi fogli| i quali poi si possono considerare pagine da romanzo| ma non da storia| ed il
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