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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   10 POTENZA DEL CARATTERE. [CAP. I.]
   scere una cosa, la conosce realmente ; che quando egli dice di voler fare una cosa, la può fare e la fa senz' altro. Così la fiducia che s'ispira diventa un passaporto alla stima e alla confidenza generale dell'uman genere.
   Nei casi della vita o degli affari, non è tanto l'intelletto che conta quanto il carattere, non tanto il cervello, quanto il cuore, non tanto l'alto ingegno quanto la temperanza, la pazienza e la disciplina regolate dal giudizio. Quindi per gli usi della vita, tanto privata che pubblica, non v' è miglior provvisione di una buona dose d'ordinario buon senso, guidato da rettitudine. Il buon senso, disciplinato dall'esperienza e ispirato dalla bontà, finisce per essere pratica saggezza. E per vero la bontà in certo modo implica la saggezza, — la maggiore saggezza — l'unione del contingente collo spirituale. « Molte sono le attinenze della saggezza e delia bontà, dice Enrico Taylor; e che 1' una debba accompagnarsi all' altra si può inferire non solo da ciò che la saggezza produce negli uomini la bontà, ma sì anche, dall'esser eglino fatti sagaci dalla bontà stessa.1»
   In conseguenza di questo potere imperioso del carattere nella vita, non di rado vediamo taluni avere molto maggiore autorità, di quanto apparentemente dovrebbero esercitare per le doti del loro intelletto. Costoro sembrano operare per mezzo di qualche potere latente, di qualche forza riservata, che opera segretamente colla sola sua presenza, come disse Burke di un nobile assai potente dello scorso secolo : « i suoi mezzi erano le sue virtù.» Il segreto consiste in ciò: che le mire di tali uomini sono pure e nobili, epperciò essi agiscono sugli altri con una forza irresistibile.
   Quantunque la riputazione di uomini di genuino carattere possa crescere lentamente, le vere qualità di tal: uomini non possono totalmente celarsi. Avverrà talvolta che essi siano mal giudicati da alcuni, e mal
   1 The Statesman, pag. 30.