[CAP. I.] FORMAZIONE DEL CARATTERE. 13
nardo ; « il male che mi coglie lo porto io stesso con me, e non soffro realmente se non per mia colpa. »
Il miglior carattere, tuttavia, non può esser formato senza sforzo: vi fa duopo di continua vigilanza, disciplina, e freno di noi stessi. Si dovrà prima esitar molto, inciampare, ed anche temporariamente cadere; si dovranno affrontare e superare difficoltà e tentazioni d' ogni genere ; ma se lo spirito è vigoroso e il cuore onesto, non v' è da disperare che non s' abbia infine a riuscire. Lo stesso sforzo che si fa per avanzare, per salire ad un' altezza di carattere non ancora raggiunta, ispira e rinfranca ; ed anche nel caso che non si avesse a trionfare, tutti gli onesti sforzi coi quali tentammo di elevarci, non possono non tornare utili.
Mercè la guida della luce dei grandi esempii che rappresentano l'umanità ne' suoi migliori aspetti, e ci sono di scorta, ciascuno di noi è non solo giustificato, ma tenuto ad aspirare di raggiungere il maggior tipo di carattere : non già per diventare più ricco di averi, ma di spirito ; non per avere una condizione più elevata nel mondo, ma per vero onore ; non per comparire il più segnalato per ingegno, ma il più virtuoso ; non il più potente ed autorevole, ma il più veritiero, il più giusto, il più onesto.
Il principe Consorte (marito della regina Vittoria) il quale era uomo di mente purissima, così che potentemente agiva sugli altri e li dirigeva, colla sola forza della sua benevola natura ; nell' accennare le condizioni del premio annuale che Sua Maestà voleva conferito nel collegio Wellington, molto caratteristicamente determinò che dovesse darsi, non al più bravo scolare, non al più studioso, o al più ordinato, diligente e prudente, ma sì al giovinetto di più nobili sentimenti, a colui che maggiormente facesse presentire che sarebbe divenuto uomo di gran cuore e di elevate intenzioni.1
1 Introduzione al libro The Principal Speechvs and Adresses of E. E. H. the Prince Consort, 1862, pp. 39-10. (I Principali discorsi e indirizzi di
S. A. R. il Principe Consorte).