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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

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a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. I.] ISPIRAZIONE DELL1 ENERGIA. 15
   di altri; le sue stesse parole vivono e diventano fatti. Così ogni parola di Lutero suonò per tutta la Germania, al pari di una tromba, e come di lui disse Ri eh ter : « Le sue parole erano quasi battaglie. » Perciò la vita di Lutero si trasfuse in quella del suo paese, e continua nel carattere della moderna Germania.
   Al contrario, L'energia, senza integrità e uno spirito di benevolenza, può solo rappresentare il personificato principio del male. Novalis osserva, ne' suoi Pensieri sulla Morale, che l'idea della perfezione morale non ha più funesto avversario con cui contendere, dell' idea della più alta forza e della più energica vita, che è il massimo della barbarie, al quale s' aggiunga solo una conveniente mistura di superbia, dì ambizione, e di egoismo, e si avrà una imagine perfetta del diavolo. Fra gli uomini di tale stampo s'incontrano i più grandi flagelli e devastatori del mondo, scellerati prescelti dalla Provvidenza ne' suoi disegni inscrutabili affinchè compiano la loro missione distruggitrice sulla terra.1
   Ben altro è l'uomo di carattere energico, e ispirato da un nobile sentimento, le cui azioni sono governate da rettitudine, e che si fa del dovere una legge della vita. Egli è giusto e retto sempre nel maneggio eie' suoi affari, nelle sue pubbliche incumbenze, e nella vita famigliare, essendo la giustizia non meno essenziale al governo di una casa che al governo di una nazione. Egli sarà generoso e indulgente co' suoi opponenti, non meno che con coloro che s'accorge esser da meno di lui. Fu giustamente detto di Sheridan — il quale,
   1 Uno degli ultimi di costoro fu Napoleone il Grande, uomo di somma energia, ma senza principii. Egli aveva la più bassa opinione de' suoi simili. « Gli uomini (disse una volta) sono porci che si cibano di oro; or bene, io ne getto loro, e li meno dovunque a me piace. » E quando l'abate de Pradt, arcivescovo di Malines, mandato nel 1812 ambasciatore in Polonia, stava per partire, Napoleone lo congedò con questo ammonimento : « Date pranzi, e corteggiate le donne. » — Onde Beniamino Constant disse, che una tale osservazione fatta a un debole prete sessagenario, mostra il profondo disprezzo che Bonaparta aveva della schiatta umana, senza eccezione di popoli o di sesso.