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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. I.] RISPETTO AGLI UOMINI GRANDI. 23
   i contemporanei, ma quelli pure che vengono dopo. Il loro grande esempio diventa eredità comune di tutta la loro specie, e gii splendidi fatti che operarono, e i pensieri che ebbero, sono il più glorioso legato per l'umanità. Connettono il presente al passato, e incitano a propositi sempre più alti per 1' avvenire ; mantenendo elevato lo stendardo dei principii, preservando la dignità del carattere umano, ed occupando le menti colle tradizioni e gì' istinti di tutto ciò che è più degno e più nobile nella vita.
   Il carattere che s'informa nei pensieri e nelle opere, partecipa della natura di ciò che è immortale. Il pensiero solitario di un grande pensatore vivrà nella memoria degli uomini per secoli, finché da ultimo non sia penetrato nella vita e nella pratica quotidiana. Esso vive attraverso ai tempi, facendosi udire come una voce dal regno dei morti, e operando sopra le menti che esistono dopo migliaia d'anni. Uose e Davide e Salomone, Platone e Socrate e Senofonte, Seneca e Cicerone ed Epitteto, continuano a parlarci, come se il facessero dalle loro tombe. Essi attirano pur sempre l'attenzione, ed esercitano un potere sul carattere, quantunque i loro pensieri si propaghino in idiomi, non mai da loro stati parlati, e ignoti al loro tempo.
   Teodoro Parker disse che un sol uomo come Socrate valeva più per un paese, che non molti Stati dell' ampiezza della Carolina del sud; e che se questo Stato avesse oggi a scomparire dalla terra, non avrebbe fatto per 1' uman genere quanto Socrate.1
   Coloro che operano e coloro che pensano grandi cose, sono i veri facitori della storia, la quale non è altro che una continua umanità, guidata da uomini di carattere; — da grandi condottieri, re, sacerdoti, filosofi,
   1 Erasmo aveva in tanta riverenza il carattere di Socrate, che diceva, ogniqualvolta considerava la vita e le dottrine di lui, sentirsi voglia d'inserirlo nel calendario dei santi, ed esclamare : Sancte Som-atea, ora prò nohis !