Stai consultando: 'Il carattere ', Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)

   

Pagina (59/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (59/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   [CAP. I.] LA DECADENZA E LA RUINA DELLE NAZIONI. 31
   un' onesta fatica, » devono scomparire inevitabilmente per lasciar posto a quelle che sono energiche e laboriose.
   Avendo Luigi XIV domandato a Colbert, come po-tevasi spiegare che egli, re di un paese tanto grande e popoloso, qual' era la Francia, non avesse potuto vincere un paesuccio come l'Olanda, il ministro rispose : « Sire, ciò avvenne perchè la grandezza di un paese non dipende dall'estensione del suo territorio, ma dal carattere del suo popolo. Per la sua capacità, la sobrietà e 1' energia, la Maestà Vostra non ha trovato possibile di sottomettere quel popolo. »
   Ricordasi pure che Spinola e Richardet, spediti nel 1608 ambasciatori all'Aja dal re di Spagna per un trattato, videro un giorno otto o dieci persone sbarcare da un burchiellino e sedersi sul? erba a fare una refezione di pane, cacio e birra. « Chi sono questi viandanti ? » chiesero gli ambasciatori ad un contadino, il quale rispose : « Costoro sono i nostri venerati signori, i deputati dagli Stati. » Allora Spinola sussurrò all'orecchio del compagno : « Facciamo la pace ; costoro non sono gente da lasciarsi vincere. »
   Insomma, la stabilità delle istituzioni dipende inevitabilmente dalla stabilità del carattere. Nessun numero grandissimo di unità depravate, potrà mai formare una grande nazione. Un popolo può sembrare il più incivilito del mondo, eppure esser tale da cadere in isfascio al primo tocco dell' avversità. Senza integrità di carattere individuale, non avrà mai forza, coesione e sodezza reale. Sia pur ricco, elegante, artistico; ciò non toglie che non possa già barcollare sull'orlo del precipizio. Una nazione che viva unicamente per sè, e che abbia solo di mira il piacere, — dove ogni minor individuo è come un piccolo nume a sè stesso — porta seco la sua condanna, e la sua decadenza è inevitabile.
   Quando il carattere nazionale non è più elevato, la nazione sta nel pendìo della ruina. Quando più questa non istima nè pratica le virtù della veridicità, dell'one-