[CAP. II ] LE PRIME IMPRESSIONI.
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Agostino aveva raggiunto il trentesimoterzo anno di età. Ma nel primo periodo della di lui vita l'esempio e l'istruzione materna gli avevan fatto più profonda impressione nell' animo, e formarono dipoi il suo carattere.
Nè sono scarsi gli esempi simili a questo d'impressioni fatte per tempo in una inente infantile, dalle quali, nel corso degli anni, e dopo un periodo interposto di egoismo e di vizio, scaturirono buone azioni. Avviene che dei genitori sembrano affannarsi invano a rettamente e virtuosamente coltivare il carattere dei figli ; si direbbe che le loro cure sono come pane gettato e perduto in una corrente d' acqua. Ma pure non è raro che, luugo tempo dopo la loro morte, venti, trent'anni dopo, i buoni precetti, i buoni esempi stati posti da loro innanzi ai figli ed alle figliuole nell' infanzia, si facciano vivi e portino frutto.
Uno dei casi più notevoli di tal fatta fu quello del reverendo Giovanni Newton di Olnej', 1* amico del poeta Cowper. Molto tempo dopo la morte di entrambi i suoi genitori, e dopo spesa la giovinezza sul mare, menando vita depravata, si svegliò in lui d'improvviso la coscienza della sua malvagità, e allora le lezioni impartitegli dalla madre nella fanciullezza, gli tornarono vivamente nella memoria; la di lei voce, per così dire, gli suonò dal regno de' morti, e soavemente lo ricondusse alla virtù e alla mansuetudine.
Altro esempio è quello di Giovanni Randolph, io statista americano, il quale una volta disse : « Io sarei divenuto un ateo, se non era una certa ricordanza, la memoria cioè di quei giorni in cui la defunta mia madre soleva chiudere nelle sue le mie manine infantili, e farmi inginocchiare a ripetere: — Padre nostro che sei ne' cieli ! »
Ma questi esempi vogliono essere considerati siccome eccezioni La piega data al carattere nei primi anni, gli resta generalmente, e 1' accompagnerà mano mano formandolo fino all' età matura. « Vivasi pure il