[CAP. II.]
LE MADRI DI POETI.
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Schiller e Goethe. Gray ereditò quasi tutta dalla madre quella sua gentile ed amorosa natura, mentre ebbe un padre strano e per nulla affettuoso. Questo poeta infatti era, per così dire, un uomo femminile: — scontroso, riservato, senza energia, — però di vita e di carattere irreprensibile. La di lui madre sostentò la famiglia, dopo che l'indegno marito l'ebbe abbandonata; e a lei morta, Gray fece un sepolcro sul quale scrisse un epitaffio che diceva, esser ella stata « la sollecita e tenera madre di molti figli, uno solo dei quali aveva la sventura di sopravviverle. » Il poeta stesso, come desiderava fu sepolto accanto alla di lei tomba venerata.
Goethe doveva, al pari di Schiller, la tempra dell'intelletto e il carattere alla propria madre, donna di grandi qualità. Gaia ed espansiva, aveva in alto grad^ l'arte di eccitare le menti giovanili e vivaci, coli' istruirle nella scienza della vita, giovandosi della molta sua esperienza.1 Un viaggiatore che assai F ammirò, dopo un lungo colloquio avuto con lei esclamò : « Ora capisco come Goethe sia diventato l'uomo ch'egli è. » E Goethe serbava memoria affettuosissima di lei. « Ella era ben degna di vivere ! » diss' egli una volta, parlandone ; e ogni volta che andava a Francfort-, cercava di coloro eh' erano stati cortesi con sua madre, e ne li ringraziava.
La madre di Ary Scheffer, le cui belle sembianze tanto piacque al pittore di ritrarre nella sua Beatrice, in santa Monica, e in altri dipinti, fu colei che più lo animò nello studio dell' arte, e a forza di privazioni gli procacciava i mezzi di attendervi. Quando ella dimorava a Dordrecht, in Olanda, lo mandò a studiare primieramente a Lilla, quindi a Parigi, e nelle lettere che gli scriveva durante la sua lontananza, gli dava avvertimenti molto assennati, e con quella gentile cordialità che è pregio quasi esclusivo della donna, « se tu po-
1 Lo stesso Goethe dice: «M'ebbi dal babbo la statura e il serio proposito della vita ; e dalla mammina il naturale gaio e il diletto che provo a chiacchierare. »