33G VITA CONIUGALE DEL FARADAY. [CAP. XI.J
gii prestava assistenza anche in altra e più diretta maniera: Niebuhr soleva discutere colla moglie ogni scoperta storica, ogni politico evento, ogni novità letteraria ; e fu sopratutto per recar piacere a lei, e per averne l'approvazione, eh', egli dapprima cominciò i suoi lavori; e in tal modo preparassi ad ammaestrare il mondo intiero.
La moglie di Giovanni Stuart Mill prestò anch'essa strenuo aiuto al marito, quantunque in una più astrusa sfera di studi ; come dichiara l'affettuosa dedica che egli le fece del trattato On Liberty (Sulla Libertà) : « All' amata e deplorata memoria di colei che ha ispirato e in parte realmente fatto quanto v' ha di meglio ne' miei scritti ; all' amica e moglie mia, che coli' alto suo senso del vero e del giusto fu il mio stimolo più forte, e la cui approvazione era il mio premio più ambito, io dedico questo volume. » Non meno amorosa testimonianza rende al carattere della propria moglie (la signora Carlyle) un altro illustre autore vivente, con la iscrizione che ha posta sulla di lei tomba nel cimitero di Haddington, la quale è la seguente : « Nella sua limpida esistenza ella ebbe a provare maggiori dolori, che comunemente non avvenga ; ma rara pur anche era la dolce sua amabilità, e 1' acuto discernimento e la nobile lealtà del cuore. Per quarant' anni fu la compagna fedele ed amorosa del marito, e cogli atti e con le parole instancabilmente lo animava, come nessun' altro avrebbe saputo, in tutto quanto di degno egli operò o tentò di fare, »
Anche la vita coniugale di Faraday fu sommamente felice. Egli aveva nella moglie una fedele compagna ed un' amica dell' anima, la quale lo sostenne, lo confortò, gli fece animo in tutto il corso della vita, procacciandogli « la schietta contentezza di un cuore soddisfatto. » Nel suo diario egli dice del proprio matrimonio che fu « una sorgente di onore e di felicità, maggiore di gran lunga di tutto il resto. » Dopo ventott'anni di espe-