Capitolo Decimosecondo.
LA SCUOLA DELL'ESPERIENZA.
« Io vorrei che i grandi crescessero come tu fai, che cresci non solo in potenza e dottrina, ma ogni anno, ogni ora, in senso di riverenza e di carità. »
Tenxysox.
« Non è vera infelicità esser infelici, nè vera miseria esser miseri ; imperciocché la via migliore che conduce alla saggezza, è quella che vi mette per mezzo dell'avversità; e il dito esperto della sventura indica agli uomini i loro errori, come non saprebbe mai farlo quanto ci viene dalla fortuna, la quale nasconde sempre il vero aspetto delle cose. » Daniel.
« L' afflizione non è che un massello di dolore, ma io ne cavo masselli di contento : e quantunque pochi sappiano comprendere come si possa così derivarne del bene, ella è la mia fornace e la mia fucina. »
Sonetti evangelici di Erskine.
« Le croci diventano àncore; sappi dunque portare come si conviene la tua croce, e anche questa diverrà un' àncora. » Donne.
« Sia pur grave, sia pur lungo un giorno ; sempre da ultimo snona la campana della sera. » Antico distico.
La saggezza pratica non s' impara che alla scuola dell' esperienza. I precetti e gli ammaestramenti sono belli e buoni, ma senza la disciplina della vita reale, restano sempre allo stato di pura teoria. E necessario conoscer per prova gli ardui fatti della vita, se si vuol