[CAP. SII.] LA SCUOLA DELLA VITA. 349
Per la ragione medesima, spesso le donne mostrano aver più buon senso degli uomini, non avendo tante pretensioni, e giudicando delle cose con semplicità, giusta la spontanea impressione che fanno sulla loro mente. Esse hanno intuizione più pronta, percezione più acuta, affetti più rivi, e i loro modi più agevolmente si prestano a fini particolari. Quindi avviene che sanno meglio governare gli animi altrui ; e spesse volte donne che avevano facoltà mentali in apparenza assai mediocri, si sono vedute dirigere e governare gli uomini più intrattabili. Pope tributò non piccola lode al discernimento ed al buon senso della regina Maria, moglie di Guglielmo III, allorquando disse eh' ella possedeva, non una scienza, ma ciò che vale più di tutto, la prudenza.
L'intera vita dev' essere considerata una grande scuola di esperienza, nella quale tutti siamo allievi. Come appunto accade nelle scuole, a molte lezioni ascoltate si deve credere anche non intendendone pienamente il significato : e può essere inoltre che talvolta ci pesi impararle, segnatamente quando sono maestri le dure prove, i dolori, le tentazioni e le difficoltà ; ma non solo fa cìuopo accogliere i loro insegnamenti ; si deve anche riconoscere che ci sono dati per una divina disposizione.
Fino a qual grado gli scolari hanno approfittato della loro esperienza nella scuola della vita? Come hanno saputo giovarsi delle opportunità d'imparare ? Hanno essi migliorato la mente e il cuore? quanto incremento ebbe il loro senno, il coraggio, l'impero esercitato sulle proprie passioni? Hanno saputo conservarsi integri nella prosperità, e godere la vita con sobrietà e moderazione? 0 la loro vita non è stata che una festa per sè soli, senza darsi alcun pensiero del prossimo? Di quale ammaestramento furono per loro i pericoli e le avversità? Impararono ad esser pazienti, sommessi, e a confidare in Dio ? o non ne ritrassero che impazienza, intolleranza, scontentezza ?