[CAP. XII.] VICISSITUDINI DI FL1NDERS.
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terra sulla nave Investigator, per visitare o scoprire terre lontane ; ed era munito di un salvacondotto francese, che (sebbene allora vi fosse guerra tra Francia ed Inghilterra) ingiungeva a tutti i governatori al servizio di Francia, nei sacro nome della scienza, di essergli larghi di protezione e soccorsi.1 In questo viaggio visitò gran parte dell' Australia, la Terra di Yan L'ie-men, e le altre isole di quell' acque. Ma poi essendosi accorto che l'Investigator faceva acqua ed era infraci-dito, dovette abbandonarlo, e mettersi come passag-giero sul Porpoise per ritornare in Inghilterra, e ragguagliare 1' Ammiragliato del suo faticoso viaggio di tre anni. Ma in questo ritorno il Porpoise andò a rompere sopra una scogliera del mare del sud, e Flin-ders, con alcuni della ciurma, in una barca aperta, traghettò a Porto Jackson, e vi giunse felicemente, quantunque distasse dal posto dove aveva fatto naufragio, non meno di settecentocinquanta miglia. Colà procurassi un piccolo bastimento, il Cuniberlancl, e tornò indietro a prendere gli altri suoi uomini che aveva dovuto lasciare sulla scogliera. Pùcuperatili, fece vela per l'Inghilterra, volgendosi all'Isola di Francia, ove il Cumberlancl giunse in grande avarìa, per essere un piccolo legno assai male costruito. Quivi avendo preso terra, con sua grande meraviglia si vide fatto prigioniero. con tutta la ciurma chiuso in carcere, e trattato con brutale durezza ; nè del suo salvacondotto francese si volle tener conto alcuno. Ma ciò che a Flinders aggravava maggiormente quella prigionia, era il pensare che intanto il navigatore francese Baudin, stato da Sui incontrato mentre investigava le coste dell' Australia, sarebbe giunto in Europa; dove ben prevedeva che avrebbe fatte proprie tutte le di lui scoperte. La cosa andò infatti così ; chè durante quella sua prigionia fieli' Isola di Francia, fu pubblicato l'Atlante francese
1 * Vedi Scritti minori di B. Franklin, a pag. 58 della nostra edizione.* — ( Il Traduttore.)