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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUELLO NELLA STORIA
   San Venceslao, primo duca cristiano di Boemia, vince in duello Ra-dislao duca di Curima, perchè ne aveva invaso gli Stati.
   Tutti questi sono altrettanti esempi i quali concorrono a dimostrare come tra gli antichi popoli se il duello vi fu, si adoperò solo per frenare gli eccessi della vittoria e mitigare gli orrori d'una sconfitta.
   Certo, l'idea del duello per motivi personali tanto contrario alla ragione, al buon senso, alla morale, non poteva allignare negli animi degli antichi Romani, che crearono il Diritto ed estesero i suoi benefici effetti sul mondo intiero. E nemmeno quando Roma era in piena decadenza, il duello, quale mezzo per vendicare le ingiurie e appianare le questioni private, potè farsi strada nei costumi dei suoi cittadini, come ce lo dimostra la risposta d'Ottavio a Marco Antonio che lo invitava a singoiar combattimento per decidere a chi dei due dovesse restare il dominio del mondo: « A un disperato come Marco Antonio non deve mancare un me\\o per morire. »
   A seconda di Alberto Canzio le prime origini del duello si devono rintracciare tra i popoli barbari del Nord, dalle varie agglomerazioni e fusione dei quali con i popoli del Mezzodì d' Europa sorse la moderna società.
   Quelle popolazioni, dal carattere fiero e rigido come il loro clima, nulla apprezzavano che non fosse valentia nelle armi. Senza ordine e senza leggi, non potevano cercare la soluzione delle loro controversie che nel ferro e nella forza : ed il duello era tenuto talmente in onore presso di loro, che si racconta, come anche i re tanto più si stimassero quanto più esperti fossero nel trattare le armi.
   Difatti, Schioldo, nipote di Dan (che dette il nome di Dania all' attuale Danimarca), sfidò e vinse Scatone Alemanno perchè gli contendeva la fanciulla del cuore.
   Che poi il duello fosse presso di loro un mezzo di riparazione alle offese personali, ce lo dice la storia, che narra, come Biancone provocasse a singoiar combattimento Agnero e lo uccidesse, perchè aveva disturbata l'allegria di un geniale convito.
   Qui finisce quel primo periodo del duello, nel quale lo si faceva senza legge e senza regola, con le raffinate barbarie di un popolo