DELLA GIURISPRUDENZA
'5
parra, tassa o posta, dalla quale dovevano prelevarsi l'ammenda, il risarcimento dei danni e gli interessi a profitto del vincitore. In alcuni distretti la posta del combattimento andava ad impinguare le tasche del Signore.
Perchè la sfida fosse valida, lo sfidante doveva gettare H suo guanto per terra, che veniva raccolto dallo sfidato in segno di accettazione.
Autorizzato dal giudice il duello, i campioni giuravano alla di lui presenza di sostenere la verità, e dopo aver loro offerto a mangiare venivano armati alla presenza dello stesso giudice.
Si sceglievano quindi le armi di offesa, e quattro padrini, nominati due da ciascuna parte, facevaho spogliare i belligeranti, ne ungevano il corpo con olio, facevano loro radere la barba e tagliare i capelli e , riarmatili li conducevano in un campo chiuso, ove erano tenuti a guardia da soldati.
Sul luogo del combattimento e alla presenza del giudice s'inginocchiavano l'uno di fronte all' altro, intrecciavano le loro mani e rin-nuovavano i giuramenti del buon diritto della causa sostenuta e che sulla persona non avevano incanto o sortilegio alcuno.
Dopo aver misurato il terreno e diviso egualmente il campo, la luce e il vento, i duellanti prendevano il posto del combattimento, mentre i parenti e gli amici escivano fuori della lizza. Il maresciallo del campo gridava allora per tre volte « Lasciate andare i buoni uomini, »
Così cominciava il combattimento, nel quale non si usava cortesia, non si faceva grazia e si protraeva fino a che uno dei combattenti soccombesse o fino a che le stelle non apparissero nel cielo. Il vinto, morto o ferito, veniva trascinato fuori della lizza per essere, spesse volte, impiccato o bruciato vivo, e le sue armi messe in pezzi dalla plebe.
Questo stato di cose non poteva durare e San Luigi di Francia, che lo aveva compreso, reagì validamente contro il combattimento giuridico nei suoi Stati.
A questo sostituì le prove del giuramento, e per porre un argine alle guerre intestine dei nobili riesci a fare entrare nei loro costumi