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IL DUELLO NELLA STORIA
Da questo punto si parte la terza epoca del duello, la quale non ha percorso la sua parabola, che pur troppo non accenna ancora a declinare.
I caratteri di questa nuova epoca del duello sono addirittura opposti a quelli del secondo periodo. Per l'avanti si faceva sulle piazze, con pompa solenne, alla presenza del Re e della sua Corte; oggi, al contrario, per battersi, ci si ritira in luogo appartato. Prima lo si divulgava, ora lo si nasconde: allora era il legislatore che lo ordinava,
0 per lo meno lo autorizzava, ed ora?... da quattro secoli il legislatore combatte inutilmente questo scandalo sociale con tutte le sue forze, minacciando le più gravi pene, quali la confisca degli averi, la prigionia e talvolta anche la scure.
II periodo di reazione contro il duello cominciò efficacemente con San Luigi di Francia, quello di repressione con Carlo IX.
Nel 156o i duelli erano così frequenti, che a centinaia' i gentiluomini perivano per essi. Gli Stati Generali adunati ad Orléans, imitando l'esempio della Chiesa, diressero un reclamo al Re, perchè con disposizioni severe contro i duellanti non solo, ma anche contro le ingiurie e gli atti che davano origine ai duelli, combattesse energicamente questa piaga sociale, la quale minacciava di assumere proporzioni spaventevoli.
Dopo sei anni dalla domanda, Carlo IX cercò porre un argine all'ormai eccessivo abuso del duello con l'ordinanza di Moulins.
Nè la Chiesa se ne stette. Sempre pronta in quei tempi, che conservavano in gran parte la barbarie dei costumi del Medio Evo, a sostenere i deboli e a propugnare i sublimi concetti di eguaglianza e di umanità del Cristianesimo, non trascurò un istante di combattere il duello, cercando con ogni suo mezzo di far comprendere alle masse, come quel combattimento barbaro e inutile, fosse non solo illegale, ma contrario alla morale e alle leggi divine ed umane.
Difatti, precedendo sempre il potere civile, la Chiesa, rappresentata dal Concilio di Trento, nel 1563 fulminò l'anatèma contro i primi e
1 padrini: nonché contro gli stessi spettatori e tutti coloro che in qualunque modo avessero favorito il duello.