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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUELLO NELLA STORIA ECC.
   sue leggi severe, l'incendio, fino allora soffocato nel terrore delle pene, scoppiò di bel nuovo con tanto furore, che in poco tempo si generalizzò spaventevolmente.
   Nel febbraio 1723 Luigi XV riawalorò con nuove disposizioni gli editti del suo predecessore, ma rimasero lettera morta, tranne per il Du Chélas il quale, per avere ucciso in duello Lamberto Béguin, capitano della Legione di Fiandra, fu dal Parlamento di Grenoble fatto decapitare il 16 settembre 1769.-
   Ed eccoci ad un altro fattore che combattè tanto validamente il duello, la filosofia.
   I principi propugnati da Voltaire e da altri filosofi, ma più specialmente da Rousseau, a favore della sovranità del popolo contro il dispotismo, dell'eguaglienza sociale contro i privilegi, principi che prepararono la rivoluzione dell'89, ebbero una benefica influenza sull'abuso del duello, che se non sparì, andò certamente diminuendo in seguito alla nota protesta, detta con tanta eloquenza dallo stesso Rousseau. Dopo quell'epoca chi si batteva era tenuto quasi disonorato dall' opinione pubblica.
   Colla Rivoluzione perirono tutti gli editti promulgati contro il duello, ma il disgusto per questo atto barbaro restò vivo nell'opinione del pubblico, come lo si constatò nel duello tra i deputati De Castries e De Lameth (nel quale quest'ultimo rimase ferito) che provocò da ogni parte proteste energiche contro l'impunità dei duellanti, disturbatori della pubblica tranquillità.
   Era un progresso intellettuale e morale questo, prodotto certo, non dalle severe disposizioni degli editti dei Re, sibbene da'principi liberali che una coltura più consentanea alle aspirazioni dell' umanità aveva già infuso negli animi di tutti.
   Sotto la prima Repubblica e il primo Impero il numero dei duelli era talmente diminuito che, tranne la legge del 20 Maggio 1808, la quale distingueva il duello immediato (quello cioè che avesse avuto luogo all' atto stesso dell' alterco, da quello che si fosse combattuto dopo un lasso di tempo e che doveva perciò punirsi più gravemente), non fu promulgata alcuna disposizione particolare per re-