Stai consultando: 'Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana ', Iacopo Gelli

   

Pagina (50/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (50/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   •3o
   QUESTIONI DEL DUELLO
   Passando ad un altro ordine d'idee, eccovi un fatto piuttosto unico che raro negli annali della Cavalleria.
   Il caso è successo al Consiglio di Amministrazione del giornale veronese l'Arena, e che riportiamo genuino per trarne utili conclusioni.
   Poco tempo dopo l'avvenimento della Sinistra al potere, alcuni cittadini acquistarono in società il giornale L'Arena dall'editore che ne era pure il proprietario.
   Nell'atto sociale per l'acquisto di detto giornale era convenuto che alla direzione del periodico sarebbe preposto un direttore responsabile, con piena libertà d'azione e col solo mandato d'informare l'indole del giornale alle idee monarchiche costituzionali moderate dei proprietari del periodico.
   Questi, all'unico scopo di sorvegliare l'amministrazione economica e l'indirizzo politico del foglio, senza alcuna'ingerenza nella redazione e compilazione del medesimo, costituirono un Consiglio di Amministrazione composto di soci.
   Decorsi pochi mesi dalla costituzione della Società ed entrato in funzione il Direttore, apparve sull' Arena una lettera, priva di paternità, che il direttore dichiarò aver rinvenuta nella cassetta delle lettere della direzione.
   In questa lettera si facevano vivaci appunti ad alcuni operai che erano alla testa di una delle molte associazioni cittadine.
   Il giornale e il partito progressista furono ben lieti di questo fatto: colsero la palla al balzo e generalizzando la questione accusarono il Direttore dell' Arena di avere volontariamente insultato tutta la classe operaia.
   La polemica si accalorò: e sull'arena comparvero fieri attacchi personali contro la Presidenza della Società Generale Operaia, e contro quelli i quali dirigevano la contesa sul giornale progressista. Questi, cioè la Direzione della Società Generale Operaia, convocarono in assemblea la Società per interpellarla se dovevano accettare oppure respingere la sfida più volte lanciata loro dal Direttore dell'arena.
   La Società, senza addurre alcun fatto a di lui carico, dietro prò-