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QUESTIONI DEL DUELLO
che il figlio possa legittimamente prendere il posto del padre in uno scontro ?
L'offesa del padre è l'offesa del figlio! È lo stesso nome, lo stesso sangue e quasi direi la stessa persona che ha colpito l'offesa diretta al genitore! Noi, a mo'd'esempio, se fossimo chiamati a rappresentare una delle parti contendenti, non oseremmo rifiutare al figlio di sostituire il padre infermo e gravemente offeso, ancorché questi non avesse raggiunto i cinquantacinque anni e se l'età dell'aggressore fosse più vicina a quella del padre che a quella del figlio.
Le condizioni, poi, relative all'età spariscono dinanzi ad offese gravi e con vie di fatto. Operando contrariamente sarebbe troppo concedere all'aggressore del-padre; ed è naturale che si obbligherebbe il figlio a rappresaglie, le quali potrebbero togliergli i vantaggi propri dell'offeso ed irritandolo, spingerlo a commettere eccessi tali da privarlo per sempre delle qualità di gentiluomo.
Il fratello maggiore può sostituire il fratello minore, sempre quando questi sia l'offeso e che l'aggressore sia maggiorenne.
Il sostituto usufruisce sempre dei diritti accordati all' ingiuriato.
Alle stesse condizioni che regolano la sostituzione del figlio al padre, un nipote può sostituire lo zio, qualora però questi non abbia figli, o avendone non sieno abili alla sostituzione.
La donna è riconosciuta da tutti i Codici inabile al duello, im-p~opre au duel: e quindi qualunque offesa, lanciata contro di lei, non la colpisce, sibbene ferisce il suo protettore naturale.
Ne segue da ciò che l'offesa diretta ad una donna con atti, con scritti o con parole, anche in seguito a sua provocazione, saranno fatte proprie:
a) dallo sposo, se maritata ;
b) se nubile, vedova o maritata, ma il cui marito sia assente dal luogo ove essa risiede, dal fratello, dal padre, dal nipote, dallo zio o dal cognato;