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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3o QUESTIONI DEL DUELLO
   
   c) se non convive col marito, anche se questi dimora nella stessa città, dal fratello, dal padre, dal nipote o dal cognato che non sia fratello del marito;
   i) se presente, dal padrone di casa, ove la donna fu offesa : altrimenti da chi l'accompagnò o ne prese la difesa : ed in mancanza di questi, dal più giovane degli astanti che sia maggiorenne;
   e) dal suo cavaliere, se le porgeva il braccio, ed a questi spetta la precedenza anche su i parenti presenti al fatto.
   Gli stessi obblighi e nello stesso ordine spettano alle persone sopra menzionate, ogni volta che la donna invece di essere l'offesa fosse la provocatrice.
   Le offese dirette ad una famiglia, ad una associazione o riunione qualunque, non possono essere vendicate che da un solo dei componenti la famiglia, l'associazione o la riunione. In generale, si estrarrà a sorte quello che dovrà affrontare l'offensore, a meno che questi non accetti la scelta fatta dalla parte offesa.
   Quando l'ingiuria abbia a compagne le vie di fatto, la parte offesa può scegliere tra i suoi componenti chi la rappresenti, senza estrarlo a sorte, nè l'offensore può non accettarlo.
   Non saranno mai accettati cartelli portanti sfide collettive.
   Se le ingiurie che fossero dirette ad uno stesso individuo e per la medesima causa da una famiglia o da una associazione, l'offeso dovrà battersi con un solo rappresentante della famiglia o associazione che lo ha provocato e gli è riservato di scegliere tra gli offensori colui che più gli aggrada.
   Un amico può egli sostituire l'amico? Perchè no, sotto speciali condizioni? Dette condizioni a nostro parere sarebbero:
   i° Che l'amico minorenne sia stato offeso da un maggiorenne ;