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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3o QUESTIONI DEL DUELLO
   
   tanza, perchè è a loro che i primi affidano la delicata cura di tutelarne l'onore e la vita.
   Ci è accaduto spesso vedere combattenti assistiti da secondi mediocri e qualche volta inetti.
   Di un tale errore sono colpevoli i duellanti che, ignari delle cose cavalleresche, scelgono tra i loro amici un testimone colla stessa facilità colla quale sceglierebbero il più spensierato dei compagni per una partita di piacere e d'allegria. Ce ne sont ni les balles de pistolet, scrive Alfonso Karr, ni lespointes cCepée qui tuent: ce sont les témoins. E il signor Karr ha ragione, essendo purtròppo scarsi i testimoni abili e compenetrati del loro alto mandato.
   Le doti necessarie per essere considerato un testimone capace, non sono nè comuni, nè poche, come potremo vedere in seguito.
   Frattanto basta che il duellante abbia buon naso di accaparrarsi un testimone esperto e un altro di sufficiente senso comune di lasciare al più abile trattare l'affare, perchè questo giunga ad un buon resultato.
   11 primo fra tutti i requisiti, ai quali abbiamo sopra accennato, che si richiedono da un testimone, è Vonorabilità indiscutibile.
   In una partita d'onore si deve impiegare solo ciò che è onorato e cavalleresco, dice Tavernier, ed essere rappresentati da persone di specchiata onoratezza non può che aggiungere stima al mandante e riescire a vantaggio di questi.
   Nuocerà invece al duellante la rappresentanza scelta tra persone la cui stima può ammettere incertezze nell'opinione pubblica, o tara la loro onorabilità, ancorché queste persone sieno abili nel trattare le controversie d'onore, nobili, milionari, alto locati, o alla moda.
   L'età dei rappresentanti dovrà oscillare tra i venticinque e i cinquanta anni. Il rappresentante troppo giovane è probabile che sia privo di esperienza e di autorità; se troppo avanti nell'età (come se avesse oltrepassati i cinquantacinque) potrebbe correre il rischio d'essere sprovvisto di energia e di quell'intuito necessario per comprendere e rappresentare una parte in una vertenza d'onore.
   L'età dei testimoni in generale dovrà avvicinarsi a quella delle