PAROLE DELL'AUTORE ^ ^
/ IDBSl^f
NelV agitarsi d'Italia per conseguire la sua unità e scuotete il giogo straniero, vennèmi talento di scrìvere alcuni cenni storici sul Trentino e sulla Venezia, regioni italiane, che la Diplomazia vorrebbe dare e contendere colla sua consueta altalena. Li dettai, e feci pubblici nella Gazzetta delle Romagne, dal 7 d'agosto al 15 del corrente settembre. Ma poiché le membra sparte mal compongono un corpo, fui animato a racr coglierle insieme, formandone un tutto, che per consiglio di miei amici or si mostra alla luce.
Se scrivendo i dodici articoli col fiele nel petto, /io detto cose cui gl'italiani di onesta volontà fecero plauso ma gli avversari nostri non » accolsero di buona voglia; tal sia di loro. Chi odia la nostra nazione, odia pure i non bastardi figli della medesima. Ed io mi sona di questo, novero, e del loro astio non ciiro.
Certo è che il Sire di Francia e quello dell'Austria (se mai la dura fatica mia insino a loro pervenisse) non la maledirebbero, perocché sono alteri ed orgogliosi della loro nazionalità, e sanno valutare V orgoglio degli altri per la propria.
M30&067