Stai consultando: 'Il Trentino e la Venezia Cenni del popolo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (5/48)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (5/48)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il Trentino e la Venezia
Cenni del popolo
Salvatore Muzzi
Tipi Chierici Bologna, 1866, pagine 48

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   I.
   TRElTa
   Chi nomina Trento ed il trentino, nomina un paese italiano; paese al sud delle Alpi Rezie, bagnato dall'Adige in tutta la sua latitudine, i cui abitanti parlano un dialetto che è una varietà del veneziano e del bergamasco, e scrivono la lingua d' Italia con ottimo stile: esempio Carlo Fir-miano che governò la Lombardia rigenerandovi buoni studi ; esempio il Pinamonti da Rallo che illustrò il capoluogo della Provincia; il conte Giovanetti che ne descrisse le arti; dementino Van-netti e Girolamo Tartarotti da Rovereto, elegantissimi scrittori di prose e di versi; l'eloquentissimo orator sacro Girolamo da Trento; e 1 due trateili Felice e Gregorio Fontana 5j naturalista 1' uno , matematico insigne l'altro, i quali nobilitarono colla sapienza delle opere la piccola terra di Po-marolo dov'ebbero la culla.
   Antichissima città è Trento, antiche le altre della sua Provincia; Ala e Roveredo al sud, Boi-giano, Cles e Bressanone al nord; nonché Tione e le grosse terre di Riva ed Arco a ponente, e quelle di Pòrgine, Lèvico e Borgo, in Val Sugana o vai di Brenta, dal lato orientale. Quando Trento col suo ampio territorio formava parte dell'antica Rezia, reggevasi (come le altre retiche tribù) a forma ,di repubblica. Gli Euganei, gli Etruschi ed i Galli, che successivamente vi presero stanza,