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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
Tale si fu la condizione politica della Provincia di Trento, retta da vescovi, che confondevano in sè due reggimenti, bruttando nel fango sè e la soma; ma erano vescovi italiani. Così durò la faccenda sino alla pace di Luneville (1801). E siccome le paci diplomatiche guastano sempre le buone opere iniziate dalle armi; così quella di Luneville abbandonò il Trentino a Casa d'Austria, che mandò K vescovi alle reti di Pietro, e il tenne per sè, unendolo alla contea del Tirolo tedesco. Le vicende però della guerra, tolsero il Trentino all'Austria, e il diedero al Regno di Baviera, poi a quello d'Italia. Napoleone I. lo confermò (come fu sempre) provincia italiana e ne fece il Dipartimento dell'alto Adige, con adatta espressione. Ma siccome, nella sua preponderanza, segnava i confini delle regioni, non secondo natura ma secondo il capriccio della sua mente dominatrice; così dal Garda portò il Trentino per Val d'Adige insino a Cles, anziché spingerlo fino alle creste delle Alpi Rezie: e per tal modo piantò termini senza equità e senza ragione, perchè segnati a dispetto di Dio, che fu sempre il più grap meccanico e il più grande i-draulico dell'universo. |